giovedì 27 settembre 2012

"Starter kit per blogger" di Marco Freccero


Ho letto con grande piacere e interesse l'ottimo lavoro di Marco Freccero "Starter kit per blogger"(originale la presenza della preposizione italiana per, anziché il tipico for, piccolo particolare raffinato di contrasto nel titolo, che mi ha colpito così come il retweet centrale in punta obliqua di becco).
Bella la copertina. Le tinte sobrie ma non smorte, accattivante, anche un po' cool. (40 K, la casa editrice).
Dunque: questo lavoro lo trovo ben scritto, fluido, equilibrato, ricco di spunti molto utili, sia per chi si accosta solo adesso alla progettazione di un proprio blog, che per chi sia già in attività ma vuole vederci chiaro e approfondirne il senso. Ma apre anche un discorso stimolante sulla rete e sulle sue diverse possibilità e prospettive di fruizione; per una visione più ampia degli strumenti disponibili, delle risorse e di una maggiore consapevolezza del loro utilizzo. 
La scrittura è invitante, una comunicazione efficace e diretta, portata avanti con competenza e buon ritmo; mai troppo tecnicistica, pur nell'invidiabile competenza di Marco nel settore, ma allo stesso tempo immediata ed esaustiva per i diversi spunti che condivide (L'apertura brillante con l'idea o concetto interpretabile di commodity, sui diversi tipi di beni, virtuali o meno; e poi citando Christopher Carfi, Tim Berners-Lee, Donald A. Norman, Jakob Nielsen, etc) e per i luoghi comuni che sfata:  accostandosi con uno spirito molto colloquiale e appassionato, senza imporre verità o vangeli, ma portando il lettore a riflettere per trovare una sua strada personale ed espressiva, nel fitto labirinto della rete, cercando di prediligerla sempre come un ottimo mezzo e mai solo come un fine. 
Una prospettiva interessante di sviluppo che  mette al centro l'individuo e la sua espressività nella  capacità di relazione e di condivisione di un proprio mondo:  "Nessuno di noi è una tabula rasa, e ci sono le risorse per esserlo ancora di meno, gratuite. La presenza in Rete di ciascuno di noi ha senso se quel tempo speso a navigare viene usato per migliorare la nostra umanità. Per conversare e condividere".
Più che focalizzare lo srumento, Marco Freccero fa riflettere a fondo lo strumentista, lo responsabilizza su quello che ha davanti, ma in primo luogo su come sia importante gestire quello che si abbia già dentro, da dire o da provare a dire e da tirar fuori, puntando a una consapevolezza sottile e raffinata di un mezzo e di un'utenza appropriata del mezzo, ("...ci sono in giro un mucchio di cattivi esempi di conversazione"),  nelle sue infinite possibilità di espansione, di comunicazione, di buona sensibilità alla relazione e all'ascolto. La sua visione del Web è molto originale e moderna, e credo che possa rappresentare un reale arricchimento per chiunque voglia confrontarsi con una voce nuova, solida e ben impostata. Per chi voglia provare un nuovo tipo di approccio, più ampio e creativo, lungo le sue rotte di medio o di lungo corso.
Ho letto questo lavoro in formato ePub, su di un Cybook opus, con grandissima comodità. Mi auguro solo che il testo possa essere tradotto nelle lingue principali, perché lo merita. 
Credo di aver espresso l'essenziale. Il resto è tutto da leggere, con attenzione e creatività.



4 commenti:

Marco ha detto...

Non è un ebook per i "guru", ma per tutti gli altri che osservano la Rete come se fosse una bizzarra gabbia di matti. Vorrei che qualcuno capisse invece che offre delle opportunità, e perderle sarebbe un errore.
Ancora grazie!

luigi ha detto...

Sono d'accordo.
grazie a te, Marco
a presto
l.s.

rosaturca ha detto...

Mi auguro che il testo, oltre a venire tradotto in altre lingue.....sia pure dato alle stampe! Se, come sarà senz'altro vero, questo lavoro presenta tutti i meriti che vengono elencati, meriterebbe di divenire un libro vero, fisico, da adocchiare in libreria nei giri del tempo libero e poi portarselo a casa; sempre immediatamente disponibile fra le mani e alla lettura, invece di rimanere nell'oscurità di un mucchio complesso di files da tradurre con un editor di testo, da visionare con un apposito dispositivo che ne supporti il formato ---aspetti preziosi e utilissimi in fase di elaborazione, ma quando poi si tratta di fruirne.....
La notizia di questa pubblicazione mi aveva attratta appena l'avevo trovata sulla rete, ma poi avevo desistito dall'acquisto per le ragioni sopra elencate. A questo punto, però, credo che comprerò anch'io uno di questi "dispositivi magici".
Un ringraziamento anticipato all'autore.

rosaturca

rosaturca ha detto...

.....ovvio! un ringraziamento a Luigi Salerno di aver recensito il lavoro di Marco Freccero con tanta cura.

rosaturca